Piattaforma Tecnico Informativa B2B
Ci trovi al 351 – 3779980
oppure se lo preferisci, mandaci una email
a info@allinfood.it o con
All’inizio degli anni 2000, è stato fatto un importante passo avanti nella comprensione della modalità del gusto dolce. L’identificazione del recettore responsabile della percezione del gusto dolce, ha aperto nuovi orizzonti per lo sviluppo di nuovi composti.
Tutti i composti dal sapore dolce sono rilevati da un SINGOLO RECETTORE del gusto, l’ETERODIMERO TAS 1 R2-TAS 1 R3 (denominazione del recettore del gusto di tipo 1 membro 2 e 3), espresso sulla superficie delle nostre papille gustative. Il recettore del gusto dolce appartiene ai recettori accoppiati a proteine di classe C G (GPCR) che condividono una struttura simile: un grande dominio extracellulare contenente il sito di legame ortosterico e un dominio transmembrana a sette eliche.
I due domini sono collegati da un dominio ricco di cisteina strutturalmente vincolato da legami disolfuro intramolecolari. I dolcificanti naturali come il saccarosio interagiscono con la tasca di legame ortosterica del recettore. Il meccanismo di consenso dell’attivazione del recettore dolce è che il legame del ligando ortosterico comporta una chiusura e una rotazione dei domini extracellulari TAS1R2 e TAS1R3. Lo stimolo chimico viene quindi trasmesso attraverso il dominio ricco di cisteina ai domini transmembrana dove si legano gli effettori di segnalazione a valle. Il dominio transmembrana detiene un sito di legame allosterico e il dominio ricco di cisteina può legare la proteina del gusto dolce. Considerando tutti i siti di legame del ligando sia le subunità TAS1R2 che TAS1R3, il recettore del gusto dolce può interagire con i composti dolci attraverso sei diversi modi.
Questo fa si che ci sia una grande varietà chimica di composti dal sapore dolce, nonostante la percezione del gusto dolce sia controllata solo da un singolo recettore.