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del 9 marzo 2012 che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari
elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio
in questo regolamento troviamo le specifiche approvate, che consentono di identificare adeguatamente un’additivo, compresa la sua origine. Ma la cosa più importante è che vengono indicati i requisiti che l’additivo deve necessariamente possedere per essere conforme al Reg.1333/2008.
N.B. per i coloranti le caratteristiche descritte riguardano il colorante di base, da non confondere con il colorante commerciale. A volte corrispondono, ma spesso non è così.
I coloranti “commerciali” sono formulazioni che hanno lo scopo di rendere fruibile il colorante di base nei vari sistemi alimentari; a seconda dei casi può essere necessario renderlo solubile in acqua, standardizzarlo o renderlo più stabile alla luce o ai pH acidi.
Vediamo un esempio:
Tralasciando le informazioni scontate come il nome e il numero E, e i sinonimi, guardiamo la definizione.
Cosa ci dice? ci dice che la Curcumina E100, per essere conforme al Reg.1333 deve essere ottenuta per ESTRAZIONE con SOLVENTE dalla curcuma longa e che deve essere successivamente purificata tramite CRISTILLIZZAZIONE, tanto che possono essere permesse solo piccole quantità di olii e di resine presenti nell’estratto primario.
Si può dedurre che si stia parlando di un prodotto base e concentrato perchè se guardiamo il tenore, NON deve essere inferiore al 90%. Infatti questa curcumina facendo un’analisi spettrofotometrica non dovrebbe avere un E1% inferiore di 1607.
Questo non significa che sul mercato non ci possano essere delle curcumine con una % di pigmento inferiore, anzi la maggior parte delle curcumine commerciali hanno un tenore inferiore, ma tutte devono derivare dal prodotto “primario” con le caratteristiche qui descritte. Se guardiamo i restanti requisiti:
ci rendiamo conto che stiamo parlando di un prodotto in polvere molto concentrato (tenore non più basso del 90%) e per di più non solubile in acqua, ma in etanolo. Questo significa che tutti i requisiti sono riferiti a questo concentrato. Ma se stiamo usando una curcumina al 10% (colorante commerciale), indipendentemente che sia in forma liquida, incapsulata o in polvere, tutti questi valori dovrebbero essere ricalcolati dividendoli per 9. Mi spiego meglio, per esempio, se i residui dei solventi di estrazione per la Curcumina devono essere singolarmente o in combinazione non più di 50 mg/kg., in una curcumina commerciale al 10%, il valore dei solventi residui non dovrebbe essere superiore a 5,55 mg/kg. (50/9= 5,55).
Nel Reg.231, troviamo anche indicati i :
Teniamo presente che non tutti i coloranti sono ammessi nella loro versione LACCA, infatti i pigmenti di alluminio possono essere utilizzati nei coloranti per i quali è espressamente indicato.
Per i coloranti dove è permessa la Lacca, si trova la seguente indicazione:
I pigmenti di alluminio vengono preparati facendo reagire con allumina in ambiente acquoso sostanze coloranti che soddisfano i requisiti di purezza definiti dalle appropriate specifiche. L’allumina è generalmente preparata di fresco e non essiccata e viene ottenuta facendo reagire solfato o cloruro di alluminio con carbonato o bicarbonato di sodio o di calcio o con ammoniaca. Dopo la formazione del pigmento, il prodotto viene filtrato, lavato con acqua ed essiccato. Il prodotto finito può contenere allumina che non ha reagito.
Dal 10 agosto 2014 sono autorizzati solo i pigmenti di alluminio preparati a partire dai coloranti figuranti nella tabella